L'equity crowdfunding è la strada che molti stanno utilizzando per finanziare la propria impresa evitando di rivolgersi alle banche.
Spesso le aziende avviano la loro attività in maniera completamente autonoma, contando sul capitale dei soci fondatori.
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È un processo comune a molte startup che iniziano la loro attività senza supporto esterno.
Proprio per questo negli Stati Uniti è stato coniato un termine specifico, “bootstrapping”, per indicare il primo step che normalmente caratterizza i primissimi istanti di vita di un’azienda.
Ma esaurita la spinta propulsiva data dai fondi dei founders l’azienda guarda a come poter reperire altri capitali per poter continuare il suo percorso di crescita e sviluppo.
Così è normale che i primi a cui ci si rivolga siano i parenti e gli amici, come dicono gli americani “family & friends” a cui poi aggiungono anche “fools”: i pazzi. Non solo in senso letterale (visto il rischio) ma anche nel senso di “persone che condividono la spinta ideale”, alla Steve Jobs dello “stay hungry, stay foolish”. Giusto per intenderci ;).
A questo punto l’azienda per provare a spiccare il volo deve cominciare a dialogare con possibili finanziatori esterni: persone o società in grado di poterle iniettare la liquidità necessaria per continuare a crescere.
Nella difficoltà di accedere a dei capitali, internet ha reso possibile alla folla di sopperire alla funzione fatta dalle banche, dai VC, dai Business Angels, permettendo a tanti piccoli investitori di finanziare le idee innovative e le aziende promettenti attraverso l’equity crowdfunding.
La parola Equity indica che il finanziamento avvenga sotto forma di capitale di rischio: i finanziatori ottengono in cambio delle loro contributo economico delle quote di partecipazione della società con diritti di tipo patrimoniale e amministrativo.
Sembra incredibile ma una volta tanto l’Italia si è dotata per prima di una norma per governare l’equity crowdfunding.
La Consob, nel giugno 2013 ha emanato un regolamento che consente di creare e gestire piattaforme di Equity Crowdfunding previa autorizzazione della CONSOB stessa che funge da organo di vigilanza.
Una roba seria, non un gioco!
Nel 2018 con un aggiornamento del regolamento si è permesso, non solo alle startup innovative ma anche alle piccole e medie imprese italiane di pubblicare sulle piattaforme autorizzate le loro campagne di raccolta fondi.
Oggi quindi è possibile condurre campagne di equity crowdfunding per Startup innovative, startup a valore sociale, PMI innovative e semplici PMI.
Lo sponsor della puntata è Improovo, una startup innovativa che sta, proprio in questi giorni, promuovendo la sua campagna di Equity Crowdfunding. Vuoi sapere di più della campagna di Improovo? Vai alla pagina diventasocio.improovo.com
La bibliografia servita per preparare questa serie di episodi è la seguente:
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